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    .: 04.10.05 :. 
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    La cellulite è un disturbo che interessa l'ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa.

    La cellulite è causata dalla degenerazione ed alterazione della microcircolazione del tessuto adiposo con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche.
    Il termine medico che identifica la cellulite è Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF).
    La conseguenza visibile di questa degenerazione del tessuto è un aumento del volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la giacenza di liquido negli interspazi intercellulari.
    Le cellule di grasso, a loro volta, subiscono alterazioni di forma e dimensione, compaiono rotture e lacerazioni della membrana citoplasmatica che le avvolge, con l'uscita dei trigliceridi (grasso) ed il loro spargimento a livello dei tessuti.
    Possono intervenire altri fattori degenerativi detti lipodistrofia cioè alterazioni del tessuto reticolare intorno alle cellule grasse e del collagene circostante.
    Oggi è possibile, utilizzando esami termografici, seguire l’evoluzione dello strato cellulitico.
    Si può distingue la degenerazione dei tessuti in alcune fasi:

    Normalità
    Il tessuto adiposo è ben irrorato ed i capillari, presenti ed attivi vicino alla membrana degli adipociti (cellule di grasso), permettono corretti scambi metabolici.

    Stadio I e II
    E' uno stadio reversibile ed e' caratterizzato da edema (lividi) e da una iniziale alterazione dell’irrorazione sanguigna.
    Le pareti dei vasi manifestano un'anormale permeabilità che provoca una trasudazione del plasma, con conseguente ristagno.
    Le vene quindi perdono tonicità ed elasticità rallentando il flusso sanguigno e la conseguente irrorazione dei capillari che non riescono a mantenere attivi gli scambi metabolici.
    Questo provoca con il tempo delle micro infiammazioni che poi si estendono alle cellule adipose la pelle quindi diventa più pastosa e meno elastica.
    Vi sono ristagni di tossine e la pelle non essendo più correttamente irrorata e drenata si presenta via via meno elastica e morbida e può iniziare a dare alterazione della sensibilità cutanea.

    Stadio III e IV
    Si formano micronoduli, cioè strutture rotondeggianti, molto piccole e incapsulate in fibrille di collagene.
    I noduli e le fibre di collagene formano una sorta di rete che ostacola ancora di più lo scambio metabolico, la pelle poco irrorata ed ossigenata inizia un indurimento ed assume l'aspetto così detto a "buccia d'arancia", anche in parte dolente al contatto.
    Questo stadio evolve nella fibrosi: un processo irreversibile, caratterizzato dall'indurimento finale in cui le fibre di collagene formano una trama sempre più fitta aderente, in profondità, fino alle fasce muscolari.
    L’aspetto della pelle, a buccia d’arancia o a materasso, diventa molto marcato, la cute si presenta piuttosto pallida e si presenta fredda localmente, questo proprio per via della mancanza di irrorazione sanguigna.
    Compaiono delle striature, sensazioni di dolore spontaneo ed al tatto si rilevano facilmente sia noduli singoli che conglobati, spesso dolenti.
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